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Opera d'arte di Pecora Giandomenico (1883/ 1963), a Novara

L'opera d'arte di Pecora Giandomenico (1883/ 1963), - codice 01 00033524 - 2 di Pecora Giandomenico (1883/ 1963), si trova nel comune di Novara, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalelapide commemorativa, elemento d'insieme, In basso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00033524 - 2
localizzazioneItalia, Piemonte, NO, Novara
datazionesec. XX prima metà; 1935 (post) - 1949 [analisi stilistica; iscrizione]
autorePecora Giandomenico (1883/ 1963),
materia tecnicamarmo bianco di Carrara/ incisione
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiLapide rettangolare conclusa superiormente da una cornicetta liscia che sottolinea la mensola sporgente. Iscrizione su 9 righe.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa raffigurazione del donatore, deputato al parlamento, avvocato ed oratore, rettore dell'ospedale per sei anni viene collocata come quella del donatore Calderini sul pianerottolo della scala di accesso alla loggia del primo piano ed è eseguita probabilmente nello stesso anno dallo scultore Giandomenico Pecora. Pur essendo realizzata nel XX secolo presenta caratteri che non si scontrano con le altre realizzazioni marmoree e, pur differenziandosi per la maggior aderenza somatica e l'introspezione psicologica, la scultura completa la galleria dei benefattori. Si osservi come la formazione artistica dello scultore- ligure ma novarese come attività- sia omogenea a quella dei suoi predecessori. Pecora risponde ai requisiti richiesti dall'Ospedale: allievo dei Corsi di disegno presso l'Istituto Bellini e poi dell'Accademia Albertina (Comunicazione orale Sig. Borotti 14/04/1984), si inserisce nell'attività plastica locale per il rinnovato impulso che ebbe la committenza pubblica. Si forma nell'ambiente culturale in cui operano Belli, Ginotti, Dini. Negli anni della sua maturità si trova poi ad operare in un ambiente novarese vivace ed attento: negli anni intorno al 1930 - sulla spinta di Alessandro Viglio e con la presenza dell'architetto Lazanio, del Nigra e di D. Lino Cassani - si avviano e si completano i lavori di restauro del Broletto e si organizza la galleria di arte moderna Giannoni. In ambito nazionale, con l'affermarsi del fascismo, si diffondono e si intensificano (negli anni 1921-1940) le commesse legate alle celebrazioni eroiche e patriottiche della Prima Guerra Mondiale che offrono possibilità operative pratiche agli scultori. Il Pecora, pur operando in un clima più sensibile alla retorica aulica e monumentale, non si lascia influenzare da questi atteggiamenti ridondanti mantenendo inalterati i caratteri di sobrietà lineare. La sua produzione presenta caratteri di aderenza veristica al soggetto ed un attento studio psicologico. Anche in questo caso, l'intensità dello sguardo ed il dinamismo delle linee portanti collocano il ritratto allo stesso livello d'interesse suscitato dalle realizzazioni più antiche. Per le opere eseguite dal Pecora presso il cimitero di Novara: Regione Piemonte, Indagine a cura della 5^ Commissione del Comitato comprensoriale, 1980, Cordinamento M. G. Ghiazza.
bibliografiaGhiazza M. G.( 1980)
definizionelapide commemorativa
regionePiemonte
provinciaNovara
comuneNovara
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mongiat E.; Funzionario responsabile: Venturoli P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marino L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1984
anno modifica2006

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