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Opera d'arte di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), a Racconigi

L'opera d'arte di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), - codice 01 00208556 di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), si trova nel comune di Racconigi nella provincia di Cuneo sita in castello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: gabinetto etrusco
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bene culturalescaffale, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208556
localizzazioneItalia, Piemonte, CN, Racconigivia Morosini, 3
contenitorecastello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: gabinetto etrusco
datazionesec. XIX secondo quarto; 1834 - 1834 [analisi stilistica; bibliografia]
autorePalagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877),
materia tecnicalegno/ impiallacciatura in radica di mogano/ intaglio/ tornitura
misurealt. 80.2, largh. 43, prof. 29.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali
dati analiticiA tre piani più piano superiore rettangolare con un cassetto a scomparsa sul lato anteriore. Quattro gambe a sezione circolare tornite con motivi a fuselli.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'oggetto è parte integrante del cosiddetto "Gabinetto Etrusco", destinato a studio del re Carlo Alberto ed interamente disegnato da Palagi; nel 1834 l'esecuzione fu affidata ad un'equipe di collaboratori. Questo tipo di decorazione di arredi rientra in una moda affermatasi tra l'aristocrazia colta d'Europa da alcuni anni: "il gabinetto etrusco corrispondeva a quello che era stato il gabinetto cinese durante il Settecento" (M. PRAZ, La filosofia dell'arredamento, Milano 1964, p. 259). Va però osservato come i motivi decorativi si ispirassero talvolta tanto al mondo etrusco quanto a quello dell'antica Grecia. In quest'ottica, il gabinetto di Racconigi riveste un valore documentario unico, per l'armonica unità del disegno e per la qualità della realizzazione. I mobili sono stati realizzati da Gabriele Capello - uno dei principali e più dotati collaboratori di Palagi - con una tecnica da lui stesso perfezionata; il successo di questi oggetti fu vastissimo, tanto che alcuni di essi furono presentati dapprima all'Esposizione torinese del 1838, poi a quella internazionale di Londra nel 1851, dove il Capello fu premiato con una medaglia ed i suoi lavori furono segnalati per la qualità dell'esecuzione e per l'ornato "in very pure taste in the Etruscan style". Presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna sono altresì conservati i disegni realizzati dal Palagi per gli intarsi del Gabinetto, esposti e riprodotti in occasione della mostra palagiana del 1976-1977 (L. BANDERA GREGORI, Palagi ornatista e arredatore, in Pelagio Palagi artista e collezionista, catalogo della mostra, Bologna 1976, pp. 177-202). Come ricordato dalla Bandera Gregori, l'attenzione per l'archeologia (anche ispirata al mondo etrusco ed al mondo romano) fu viva in Palagi a partire dagli anni giovanili ed andò crescendo dopo il soggiorno romano del periodo compreso tra 1806-1815.
committenzaCarlo Alberto di Savoia (1834)
bibliografiaCastelnuovo E. / Rosci M.( 1980)Vol. II, p. 633 - 634; Gabrielli N.( 1972)pp. 68-71; Mobile dell'Ottocento( 1988)pp. 258-259; Bandera Gregori L.( 1976)pp. 177-202
definizionescaffale
regionePiemonte
provinciaCuneo
comuneRacconigi
indirizzovia Morosini, 3
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marino L.; Funzionario responsabile: Vitiello R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine44.768671
longitudine7.676601

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