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Opera d'arte di n.c. (n.c.), a L'Aquila

L'opera d'arte di n.c. (n.c.), - codice 13 00282650 AQ di n.c. (n.c.), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi
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bene culturalemobile, mobile da sagrestia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00282650 AQ
localizzazioneITALIA, Abruzzo, AQ, L'Aquila, L'AQUILAVia Ottavio Colecchi
contenitorecastello, cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi
datazioneXVI-XVII ; 1550 (ca) - 1650 (ca) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito abruzzese, costruzione(contesto)
autoren.c. (n.c.),
materia tecnicalegno
misurecm, alt. 140, largh. 228, prof. 70,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei Beni e delle attività culturali
dati analiticiIl manufatto è concepito in modo quasi architettonico: è scandito, nel lato lungo, da quattro paraste con capitelli in stile composito che sostengono una vera e propria trabeazione ornata a mo’ di fregio continuo con girali abitati; in modo analogo un’ alta fascia decorata percorre la parte inferiore del mobile ed in corrispondenza delle paraste si interrompe lasciando spazio a piccoli lacunari con al centro un fiore tridimensionale, alternato ad un ornato vegetale più calligrafico. Alcune parti della lavorazione decorata della fascia inferiore risultano mancanti. Le lesene scandiscono quattro riquadri lisci; quella centrale è valorizzata con una cornice a tre livelli, attualmente, purtroppo, lacunosa. La ricchezza della decorazione è conservata in modo più completo nelle parti laterali, dove la superficie è suddivisa in profondi lacunari con fiori tridimensionali incorniciati da ricchi intagli. La parte superiore del mobile è concepita a tronco di piramide. Sugli angoli obliqui anteriori sono scolpite due arpie, rappresentate per stilemi, con il volto di donna e il corpo che si trasforma in una zampa di leone. Alle arpie sono alternate volute fortemente aggettanti. Il lato obliquo anteriore è decorato agli estremi con due rombi a rilievo decorati con rosette.n.c.
notizie storico-criticheQuesta tipologia di mobilio con una decorazione analoga al nostro manufatto, si diffonde molto nel periodo manierista ed è particolarmente diffusa nel seicento, specificatamente nelle regioni meridionali. Tra esempi celebri coevi possiamo citare il coro di Sant’Andrea a Barletta, scolpito dal napoletano Francesco Ferrara nel 1599. E’ interessante notare come in questo oggetto confluiscano elementi ancora dal sapore manierista e contemporaneamente una ricchezza decorativa che sembra preannunciare la temperie barocca. La rarità del mobile è ancora più significativa se si considera quanti ne siano andati distrutti durante i terremoti, in particolare quello del 1703.
bibliografiaLucia Arbace( 2013)p.39; MORETTI, M.( 1968)
definizionemobile
denominazionemobile da sagrestia
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
localitaL'AQUILA
indirizzoVia Ottavio Colecchi
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Alessandra Giancola; Funzionario responsabile: Mauro Congeduti
anno creazione2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

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