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Opera d'arte di Mendini, Alessandro (1931-), NR (1946-), a Milano

L'opera d'arte di Mendini, Alessandro (1931-), NR (1946-), - codice 03 01976407 di Mendini, Alessandro (1931-), NR (1946-), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in deposito, comunale, Deposito Ex Ansaldo, Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
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bene culturalepoltrona, Poltrona di Proust
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 01976407
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, MilanoVia Savona, 39
contenitoredeposito, comunale, Deposito Ex Ansaldo, Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
datazionesec. XXI inizio; 2003 - 2003 [contesto]
autoreMendini, Alessandro (1931-), NR (1946-),
materia tecnicalegno/ intagliotessuto
misurecm, alt. 104,5, largh. 98, prof. 78,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano
dati analiticiPoltrona in legno intagliato rivestito da tessuto multicolorNR
notizie storico-criticheLa prima versione della Poltrona di Proust fu realizzata nel 1978, come elemento di arredo nella Sala del Secolo a Palazzo dei Diamanti a Ferrara. La sala sarà poi presentata alla Biennale di Venezia. Da qui seguono diverse edizioni della poltrona, anche se inizialmente pensata come un unicum. Oggetto emblematico e precursore del pose-moderno opulento, percorre a ritroso la modernità in vista di una rivalutazione dei valori cromatici. Con la Poltrona di Proust, Alessandro Mendini diede il via al redesign, con il quale reinterpretava forme di progetti già esistenti. Egli trasse da uno spunro letterario il suo progetto. In realtà avrebbe voluto realizzare la poltrona sulla quale sedeva Proust, ma non avendo trovato elementi, creò una poltrona neobarocca. Si concentrò poi sullo studio del tessuto e ingrandì un particolare di un quadro del puntinista Paul Signac. La Poltrona di Proust è dunque uno degli oggetti più ironici e provocatori del design italiano che recupera la dimensione Indica, di un gusto kitsch consapevole, "banale" che può trasformare la lettura di Proust in una esperienza impressionista. La Poltrona di Proust voleva insegnare a designer e architetti lunzionalisti a riportare la dimensione della "piacevolezza sensoriale" anche negli oggetti del quotidiano, liberati da ogni vincolo industriale.
bibliografiaNR( 2006)pp. 117-119; Neumann C.( 1999)pp. 14, 258-259; Biondi P./ Gramigna G.( 1999)p. 320; NR( 1998)pp. 192-193; NR( 1996)pp. 8-10; NR( 1994)p. 200
definizionepoltrona
denominazionePoltrona di Proust
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzoVia Savona, 39
ente schedatoreR03
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Filieri, Adriana; Funzionario responsabile: Tasso, Francesca; Trascrizione per informatizzazione: De Palma, Ilaria (2009)
anno creazione2006
latitudine45.453739
longitudine9.162587

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