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Opera d'arte di Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Sbravati Giuseppe (1743/ 1818), Poncet Michel (notizie 1752-1793), a Colorno

L'opera d'arte di Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Sbravati Giuseppe (1743/ 1818), Poncet Michel (notizie 1752-1793), - codice 08 00141783 di Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Sbravati Giuseppe (1743/ 1818), Poncet Michel (notizie 1752-1793), si trova nel comune di Colorno nella provincia di Parma
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bene culturalepulpito
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00141783
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Colorno
datazionesec. XVIII ; 1799 - 1799 [documentazione; bibliografia]
autoreMarchetti Ignazio (1715/ 1800), Sbravati Giuseppe (1743/ 1818), Poncet Michel (notizie 1752-1793),
materia tecnicalegno di noce/ intaglio/ scultura
misurealt. 500, largh. 134, prof. 134,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIl pulpito poggia su quattro colonnine con capitelli,decorate da sottili incorniciature e ghirlande pendenti.Ha forma quadrangolare e sagomata con gli angoli arrotondati,sottolineata da una cornice in lieve aggetto nella parta inferiore,ed è decorata da motivi di festoni pendenti di foglie d'acanto intrecciate.Dei quattro specchi che caratterizzano il pulpito,tre presentano al centro un medaglione ,incorniciato da una ghirlanda fermata da un nastro,con figure di santi:San Domenico,San Vincenzo Ferreri e San Pietro martire,tre santi domenicani. Un baldacchino dallo stesso disegno sagomato del pulpito è sostenuto da due mensoloni appoggiati sulla parete posteriore del pulpito stesso;al cielo del baldacchino è fissata una larga raggiera con la colomba dello Spirito Santo.All'angolo destro è fissato un crocefisso in legno intagliato e dipinto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'attribuzione tradizionale delle figure dei Santi scolpite allo Sbravatinon era priva di fondamento,come dimostra la storia più recente della fortuna critica di questo pulpito(cfr.Bertini,1979,in bibliografia).Sulla base della documentazione riportata la struttura del mobile è da attribuirsi al falegname francese Michel Poncet,gli intagli al parmense Ignazio Marchetti,le figure a bassorilievo allo scultore permense Giuseppe Sbravati.Era questo del resto il rapporto che legava,anche per altri lavori complessi nella stessa S.Liborio(vedi per esempio il portale centrale,ecc.),questi tre artisti-artigiani.Il gusto che connota questo pulpito è quello che caratterizza la produzione parmense di questi anni(e aveva caratterizzato quella francese di qualche anno prima),e cioè un compromesso tra rococò e neoclassico,tra ricercatezze rococò e rigore neoclassico.Dal punto di vista iconografico è da sottolineare il ripetersi delle figure dei santi domenicani,già presenti tra le statue della facciata e i tondi dipinti del Bresciani,ulteriore testimonianza dellaspeciale devozione domenicana del duca Don Ferdinando.Da aggiungere infine che questo pulpito ricorda formalmente quello,attribuito ad Odoardo Panini,della chiesa della Steccata.
bibliografiaSantangelo A.( 1934)p. 209; Pellegri M.( 1965)p. 152; Fanfoni F.( 1967)p. 48; Bertini G.( 1975)p. 223; Bertini G.( 1979)p. 57; Cirillo G./ Godi G.( 1984)p. 223
definizionepulpito
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneColorno
ente schedatoreS36 (L. 84/90)
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Viola L.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: Viola L. (1994); Aggiornamento-revisione: Viola L. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ TAI (2006), Referente sci
anno creazione1978
anno modifica1994; 2006

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