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Opera d'arte di Industrialmarmi (Notizie Abruzzo prima metà sec. XX - in attività), a Collecorvino

L'opera d'arte di Industrialmarmi (Notizie Abruzzo prima metà sec. XX - in attività), - codice 13 00283042 - 0 di Industrialmarmi (Notizie Abruzzo prima metà sec. XX - in attività), si trova nel comune di Collecorvino nella provincia di Pescara sita in percorso viario, Viale Principe di Piemonte, Viale Principe di Piemonte
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalemonumento ai caduti, a colonna, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00283042 - 0
localizzazioneITALIA, Abruzzo, PE, Collecorvino, COLLECORVINOViale Principe di Piemonte
contenitorepercorso viario, Viale Principe di Piemonte, Viale Principe di Piemonte
datazionesec. XXI ; 2002 - 2002 [data]
autoreIndustrialmarmi (Notizie Abruzzo prima metà sec. XX - in attività),
materia tecnicatravertinobronzomarmo bianco di Carrara
misurecm, alt. 615, largh. 380, prof. 400,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Collecorvino
dati analiticiIl monumento, delimitato da una cancellata, presenta un basamento quadrangolare posto su due gradini, presso il quale sono state collocate le lapidi con i nominativi dei caduti e dei dispersi durante i due conflitti mondiali. A sinistra, è possibile individuare l’elenco dei caduti durante la Grande Guerra. Sul basamento si innalza una colonna, sormontata da un capitello pseudo-ionico e decorata da due elementi in bronzo. Il primo, dal basso, è un portabandiera, mentre il secondo consiste in una palma con cartiglio, recante l’iscrizione MCMXXII. Il capitello è poi sormontato da una nike alata in bronzo che, con la mano destra protesa, incorona con una ghirlanda la memoria dei soldati caduti.soggetto assente - vedi scheda figlia
notizie storico-criticheLa storia del monumento ai caduti di Collecorvino inizia nel 1919, quando il sindaco dell’epoca, Luigi Cicoria, cominciò ad interessarsi all’opera. La presente ricostruzione si basa sulle informazioni provenienti dai documenti conservati presso l’Archivio Storico Comunale e sulle dichiarazioni dell’attuale sindaco. Una lettera del 2 giugno 1919, per esempio, riporta le iniziali intenzioni di Cicoria in merito al basamento del monumento. L’idea, infatti, era di inserirvi una dedica di D’Annunzio, il Bollettino della Vittoria di Diaz e una nicchia, dove custodire l’albo con l’elenco di tutti gli offerenti, primi tra tutti i compaesani emigrati oltre Oceano. Tra i documenti figurano anche numerosi preventivi, richiesti a ditte attive sia a Roma (Corinthia e Bastianelli), sia a Milano (Monti Colasanto). Tuttavia, stando ai documenti, è con la ditta di marmisti “Luigi Ciglia” di Pescara che il sindaco intrattenne una corrispondenza più strutturata e, in particolare, con l’artista Gherardo Roselli, che firma tutte le lettere. Dai documenti, però, non emerge chi sia stato scelto per la commissione della nike in bronzo, che corona tutt’oggi il monumento, né a chi sia stato affidato l’incarico per la costruzione della lapide in marmo di Carrara con i nominativi dei caduti, andata perduta. Invece, da un promemoria dattiloscritto del sindaco, emerge che l’autore e l’esecutore del progetto del monumento fu il mastro muratore del paese, Antonio Sabatini (1864/1936), che vi lavorò con i figli. Il cemento venne fornito dalla ditta Lodovico Costanzo di Pescara, con contratto stipulato il 12 dicembre 1920. Secondo quanto riferito dall’attuale sindaco, signor Antonio Zaffiri, l’autore dello stampo del capitello e della colonna fu, per l’appunto, il figlio di Antonio, Raffaele Sabatini (1906/1938) che, non potendo esporsi al sole per motivi di salute, lavorava esclusivamente nel laboratorio di famiglia. Invece, il fratello di Raffaele, Luigi, montò la struttura, fece la colatura di cemento sul posto e vi pose il cappello superiore, sul quale incise anche la propria firma. Il già citato promemoria di Cicoria, datato 28 dicembre 1921, ripercorre alcune vicende relative alla costruzione del monumento e al contenzioso che lo contrappose, in seguito, al Sabatini stesso. Dallo stesso, si evince che il sindaco richiese i vari preventivi più che altro per farsi un’idea dei costi per il monumento, in relazione alla sistemazione della piazza in cui lo stesso avrebbe dovuto sorgere. Il signor Zaffiri riferisce, poi, che il monumento fu distrutto nel 1978 per allargare la strada comunale. L’attuale opera, realizzata nel 2002 in un luogo diverso rispetto alla collocazione originaria, riproduce più o meno fedelmente l’originale. Di quest’ultimo, come già ricordato, resta solo la vittoria di coronamento, dato che anche la palma, presente lungo il fusto della colonna, è una riproduzione dell’originale, trafugata in una data sconosciuta. Non è chiaro perché, nel cartiglio che la accompagna, sia stata inserita, a numeri romani, l’indicazione dell’anno 1922. Probabilmente, stando a quanto riferito da Zaffiri, si tratta di un errore del fabbro che ha confezionato il manufatto e non di un dato riferibile al monumento più antico. Infatti, sia il documento dattiloscritto del sindaco Cicoria, sia la firma sull’originario capitello di cemento, fortunosamente rinvenuto dopo il 2002, indicano che il monumento fu realizzato nel 1921. Il rifacimento è stato costruito con la collaborazione di vari artigiani e di diverse ditte, anche se la colonna, il capitello e le lapidi sono opera dell’Industrialmarmi Cav. Vittorio Di Gregorio S.a.s. Presso il basamento, poi, sono stati aggiunti i nominativi dei caduti, dei dispersi e delle vittime civili durante l’ultimo conflitto mondiale. Infine, lungo la cornice superiore del basamento, sono state inserite una frase dedicatoria e due menzioni della medaglia d’oro conferita al maggiore Alboino De Iuliis, deceduto nel 1943.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 14.014347073; y: 42.458078514; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 17-10-2014; (2386740) -ORTOFOTO 2006- (
definizionemonumento ai caduti, a colonna
denominazionemonumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
regioneAbruzzo
provinciaPescara
comuneCollecorvino
localitaCOLLECORVINO
indirizzoViale Principe di Piemonte
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: replica parziale, Autore opera finale/originale: Sabatini Antonio, Data opera finale/originale: ,
ente schedatoreS106
ente competenteS106
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pellino C.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Semproni M.Tomassetti P.L.
anno creazione2014
latitudine42.458079
longitudine14.014347

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