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Opera d'arte di Giuochi Ulisse (1570 ca./ 1631), a Firenze

L'opera d'arte di Giuochi Ulisse (1570 ca./ 1631), - codice 09 00305144 - 0 di Giuochi Ulisse (1570 ca./ 1631), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, monastica cistercense, Chiesa di S. Maria, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), cripta, pianerottolo sulle scale di accesso
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bene culturaledipinto, ciclo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00305144 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorechiesa, monastica cistercense, Chiesa di S. Maria, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), cripta, pianerottolo sulle scale di accesso
datazionesec. XVII ; 1611 (ca.) - 1611 (ca.) [iscrizione]
autoreGiuochi Ulisse (1570 ca./ 1631),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 300, largh. 183,
condizione giuridicaproprietà Stato, in consegna al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
dati analiticiIl ciclo è costituito da due lunette poste sulla parte laterale e quella di fondo del pianerottolo delle scale. I dipinti sono incorniciati da una finta architettura ed hanno un basamento dipinto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheE' il Bacchi che per primo attribuisce a Ulisse Giuochi (o Ciocchi) da Monte San Savino gli affreschi sulle scale della cripta probabilmente sia per affinità stilistiche con gli affreschi della volta della cappella di San Giuliano della Certosa, sia per la presenza di uno strano monogramma con le lettere UE, col quale spesso l'artista si firmava. L'attribuzione al Ciocchi delle due lunette della Certosa è confermata dalla Chiarelli (in "Certosa del Galluzzo") e dalla Mannini (in "Seicento fiorentino"). Il Ciocchi, originario di Monte San Savino, dove esercitò la sua prima attività di pittore si recò verso il 1605 a Firenze entrando nella bottega di Bernardino Poccetti (cfr. Mannini). Quest'ultimo artista lavorò molto per i monaci della Certosa ed è probabile che abbia reso possibile la commissione degli affreschi delle scale all'allievo come aveva fatto anche in altre occasioni (cfr. la decorazione della Loggia dei Bianchi a Quarto). Il Ciocchi è stilisticamente molto vicino al Poccetti, ma si rende facilmente riconoscibile perchè le sue figure sono esageratamente muscolose e corpolente. In questi affreschi, realizzati nel 1611,il Ciocchi rivela di aver attentamente studiato anche altri artisti fiorentini. La composizione della Resurrezione dipende, infatti, sia dal dipinto con lo stesso soggetto di Santi di Tito conservato in Santa Croce, sia da quello del Cigoli nel Museo di Arezzo.
bibliografiaBacchi G.( 1930)p. 89; Certosa Galluzzo( 1982)p. 274; Seicento fiorentino( 1986)v. III p. 59; Vasetti S.( 1991)p. 26
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
toponimoGalluzzo (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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