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Opera d'arte di Giovan Battista di Biagio Sanguigni (1393/ 1451), a Firenze

L'opera d'arte di Giovan Battista di Biagio Sanguigni (1393/ 1451), - codice 09 00646181 - 0 di Giovan Battista di Biagio Sanguigni (1393/ 1451), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, Biblioteca
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bene culturaleminiatura, insieme, Innario di San Gaggio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00646181 - 0
localizzazioneToscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3
contenitoreconvento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, Biblioteca
datazionesec. XV secondo quarto; 1425 (post) - 1432 (ante) [analisi stilistica; documentazione]; secc. XV/ XVI fine/ inizio; 1490 (post) - 1509 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
autoreGiovan Battista di Biagio Sanguigni (1393/ 1451),
materia tecnicapergamena/ miniaturapergamena/ inchiostropergamena/ pittura a temperagesso/ doratura
misuremm, alt. 523, largh. 382,
condizione giuridicaproprietà Stato, MInistero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl codice è formato da cc. I (membr.) + 208 + I' (membr.) suddivise in 31 fascicoli con richiami al centro del margine inferiore: bifolio (X, XIII, XXXI), duerno (IX, XII, XIX, XXIV), terno (V, XXV, XXIX, XXX), quaterno (I-VIII, XI, XIV-XVIII, XX-XXIII, XXVI-XXVIII); scrittura Testualis in 1 colonna di scrittura con 5 righe di testo e 5 tetragrammi rossi (alcune delle carte riscritte hanno 6 righe di testo e 6 tetragrammi rossi). L'impianto decorativo è costituito da: 544 iniziali rubricate piccole, 108 iniziali filigranate piccole, 7 iniziali rubricate medie, 149 iniziali rubricate fesse medie, 36 iniziali filigranate rifesse medie, 7 iniziali filigranate fesse medie, 1 iniziale filigranata rifessa grande, 1 iniziale fogliata media con figura e caudata, 3 iniziali fogliate grandi con figure e caudate, 1 iniziale fogliata grande con figura e fregio su due margini. Legatura con piatti in legno ricoperti di cuoio marrone con decorazioni lineari ad impressione, quattro borchie semisferiche e due bindelle di restauro, sul dorso sono 5 nervi, 2 catenelle e la lettera 'I' a rilievo nel cuoio e colorata di bianco; sul piatto posteriore sono le quattro borchie semisferiche e due chiodi per fermare le bindelle; lungo i piatti ci sono 11 chiodi (1 mancante nel piatto anteriore).n.p.
notizie storico-criticheL'Innario 10074, contenente diverse parti di testo con le antifone dalla festa dell'Avvento a Pasqua, gli inni per le feste di santa Monica e san Nicola da Tolentino (inserite in momenti successivi alla realizzazione), già in Collezione Corsini a Firenze, proviene dal monastero di Santa Caterina a San Gaggio. Il codice è stato segnalato dal Toesca (Manoscritti miniati della Biblioteca del Principe Corsini a Firenze, 'Rassegna d'Arte', XVII, 1917, 1-2, p. 128) come facente parte della Collezione Corsini ma non ne pubblicò le miniature che attribuì a Battista di Biagio Sanguigni e ad un maestro della seconda metà del Quattrocento quelle alle cc. 195r e 200v. Toesca basò l'attribuzione al Sanguigni su un documento che al I novembre 1432 registra un "Batista miniatore" come creditore del monastero di San Gaggio per miniature di alcuni libri, tra cui "duno ynnario grande notato": le tre iniziali di questo innario rappresenterebbero, quindi, le uniche testimonianze certe dello stile del Sanguigni e il punto di partenza per ricostruire la sua attività. Le figure entro le iniziali sono tutte rappresentate frontalmente o di tre-quarti su fondo azzurro, sono campite con colori dalle tonalità morbide, mentre i lineamenti sottili sono sottolineati a inchiostro e i rilievi marcati da lumeggiature. Esse rivelano il tentativo, da parte di un miniatore di cultura ancora tardogotica, di adeguarsi alle novità rinascimentali tendando di inseguire un effetto di maestosità pittorica attraverso l'intenso fondo azzurro ma senza riuscire a imporre le figure nella spazialità. Infatti, in linea con il gusto tardogotico, il miniatore ha tentato di costruire le figure tramite la giustapposizione di campiture cromatiche contrastanti, senza riuscire a dare consistenza ai corpi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
committenzaMonache del monastero di Santa Caterina a San Gaggio (sec. XV)
bibliografiaLevi d'Ancona M.( 1970)p. 3; Levi D'Ancona M.( 1962)p. 55; Fra Giovanni( 2007)pp. 117-119; Messale Beato( 2005)pp. 155-194; Miniatura '400( 2003)pp. 33-43, 91-93
definizioneminiatura
denominazioneInnario di San Gaggio
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza S. Marco, 3
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Giacomelli S.; Funzionario responsabile: Scudieri M.Sframeli M.
anno creazione2009
latitudine43.778115
longitudine11.258818

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