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Opera d'arte di Gabrielli Giovanni Battista (1716/ 1771), a Firenze

L'opera d'arte di Gabrielli Giovanni Battista (1716/ 1771), - codice 09 00348846 di Gabrielli Giovanni Battista (1716/ 1771), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
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bene culturaleviolino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00348846
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
datazionesec. XVIII ; 1764 - 1764 [iscrizione]
autoreGabrielli Giovanni Battista (1716/ 1771),
materia tecnicalegno di acero/ intaglio, verniciaturalegno di ebano/ piallatura, tornituralegno di abete/ intaglio, verniciatura
misurecm, alt. 59.2, largh. 20.2,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita e della Ricerca
dati analiticiLa tavola armonica è in due pezzi non simmetrici di Abete rosso a taglio radiale con evidenti indentature e venatura lievemente convergente verso la commettitura, molto stretta nella tavola di sinistra e più larga in quella di destra, via via più larga verso i bordi. E' presente un piccolo perno di posizionamento infisso nello zocchetto inferiore a destra della commettitura. Le "effe" sono di media lunghezza, verticali e molto distanti tra loro con palette a lati lievemente convergenti e prive di sguscia. Il fondo è in due pezzi di Acero a taglio radiale a sinistra e lievemente subradiale a destra con una evidente marezzatura media, speculare, discendente dal bordo verso la commettitura. Non sono presenti perni di posizionamento. La nocetta, originale e integra, ha forma semicircolare ed è dotata di un evidente risalto. Le sei fasce sono di Acero a taglio sub - radiale con marezzatura più larga di quella del fondo, con lieve inclinazione in direzione non costante rispetto alle tavole. Il manico, di Acero con marezzatura stretta e lievemente obliqua rispetto al piano della tastiera, è innestato nello zocchetto superiore. La testa, di Acero con marezzatura media, è innestata "a battuta" con grande cura. La vernice è di colore arancio bruno dorato.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: di liutaio, Identificazione: Gabrielli Giovanni Battista (liutaio), Quantità: 2, Posizione: nocetta e commettitura fasce inferiori, Descrizione : iscrizione a lettere capitali " G.B.G." incorniciata da un rettangolo, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: commerciale, Identificazione: Bisiach Carlo (liutaio), Posizione: ponticello, Descrizione : iscrizione "C. Bisiach - Firenze",
notizie storico-criticheUn inventario dell'ottobre 1867 indica che lo strumento proviene dall'Accademia del R. Istituto Musicale e lo valuta L. 100. Una perizia di Luigi Castellani del 14 Giugno 1867 indica le riparazioni di cui lo strumento necessita per una spesa complessiva di 49 lire. Quasi un ventennio più tardi, il 31 Ottobre 1884, è ancora Castellani a presentare una fattura per aver "data la vernice in diversi punti, tutto riguardato e messo a punto, [...] rincollate diverse scollature, rimesso in ordine i piroli, la cordiera, il ponticello, l'anima, montato di corde e tutto ripulito e ravvivato la vernice ove occorreva, spianato la tastiera". Giuseppe Scarampella interviene sullo strumento il 17 dicembre 1887 e il 24 dicembre 1888 spiana la tastiera e lo rimonta. Lo strumento viene poi affidato ad Alfredo Del Lungo nel 1947 per una riparazione alla voluta destra del riccio e sarà ancora Del Lungo a presentare una fattura nel 1968 "per aver corretto il diapason del manico portandolo alla misura normale mediante lo spostamento della tastiera, livellata la medesima, lucidato il tronco dell'impugnatura, pulitura interna della cassa armonica, rinfrescata la vernice, riarmato degli accessori". Questo violino porta con sè i caratteri della più alta qualità e concezione delle botteghe artigiane fiorentine. La scelta delle essenze mostra una particolare attenzione tanto alla funzione quanto all'impatto visivo. Pur facendo riferimento ai modelli di Stainer e di Amati, ha saputo svilupparne i caratteri attraverso un modello personale. Come è caratteristico della scuola toscana e in particolare di Gabbrielli la bombatura presenta una zona centrale più piana con una repentina discesa ai lati in cui sono interamente tagliate le "effe". Anche le palette inferiori prive di aguscia caratterizzano la scuola toscana. Il filetto, posto vicino al bordo delicatamente arrotondato, si trova nella parte dela sguscia che risale verso l'orlo. E' condotto fino all'estremità delle punte in posizione centrale con il nero prolungato. La modellazione delle punte mantiene una larghezza costante all'esterno del filetto.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaBargagna L.( 1911)pp. 22-23, n. 13; Gai V.( 1969)p. 100, n. 8; Antichi strumenti( 1981)p. 31, n. 8
definizioneviolino
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rossi-Rognoni G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Paolilli C./ Manco C. (2
anno creazione2001
anno modifica2006; 2010
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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