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Opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), a Firenze

L'opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), - codice 09 00348828 di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
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bene culturalecontroviolino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00348828
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
datazionesec. XX ; 1904 - 1904 [iscrizione]
autoreDe Zorzi Valentino (1837/ 1916),
materia tecnicalegno di acero/ intaglio, verniciaturalegno di ebano/ piallaturalegno di pero/ intaglio, verniciaturalegno di abete/ intaglio, verniciatura
misurecm, alt. 90.2, largh. 30.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita e della RicercaConservatorio di musica "Luigi Cherubini"
dati analiticiLa tavola armonica è in due pezzi non simmetrici di Abete rosso con verso di accrescimento dalla commettitura verso i bordi anzichè, come è abituale, nel senso opposto. Il taglio è radiale in quella di destra e fortemente sub - radiale in quella di sinistra e in entrambi i pezzi si evidenzia una deviazione della fibra nella zona inferiore dovuta a un nodo. Nella tavola di sinistra la venatura è divergente dalla commetittura, con venatura a spessore regolare, mentre in quella di sinistra è fortemente convergente e piuttosto irregolare. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" sono allungate e piuttosto inclinate. Il fondo è in due pezzi simmetrici di Acero a marezzatura molto larga e discendente dalla commetittura ai bordi. Non sono presenti perni di posizionamento. La nocetta ha un profilo coincidente con una sezione di cerchio, piuttosto piccola, alta e chiusa alla base. Nella vista laterale è lievemente ribassata rispetto al piano del manico. Le sei fasce sono di Acero a taglio tangenziale, quasi del tutto prive di marezzatura. Il manico è originale, di Acero con marezzatura irregolare e diagonale rispetto al piano della tastiera. La testa è innestata "a sfumatura" sul manico ed è di Acero a lievissima marezzatura. La vernice è di colore giallo oro.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: di liutaio, Identificazione: De Zorzi Valentino, Quantità: 9, Posizione: commettitura, unione fasce, nocetta, cassetta piroli, cassa, tavola, fondo, zocchetto sup., catena, Descrizione : V. D. Z. incorniciato da un rettangolo formato da punti,
notizie storico-criticheIl 7 Dicembre 1911 il Ministero autorizza il Conservatorio ad accettare il dono del controviolino del 1908 da parte di De Zorzi, mentre altri quattro vengono donati nel 1932 dal Conte Vieri Ganucci Cancellieri, per il quale viene proposta un'onorificenza ufficiale in segno di ringraziamento. Non è noto come ai cinque controviolini così raccolti se ne sia aggiunto un sesto. L'aggiunta deve comunque avvenire entro il 1939 quando i sei controviolini compaiono nell'elenco degli oggetti imballati dalla ditta Alfredo Massai in vista del trasferimento presso i depositi antibombardamenti della Soprintendenza alle Gallerie e Musei di Firenze. Il 30 Giugno del 1949 Alfredo Del Lungo presenta una fattura per il restauro di cinque controviolini. Nel 1968, nell'ambito dei restauri commissionati in seguito all'alluvione del 1966, Alfredo Del Lungo presenta una fattura per la riparazione del controviolino del 1909. Un mese più tardi sempre Del Lungo si occupa del controviolino del 1908 effettuando alcune incollature tra tavola armonica e fasce, rinfrescando la vernice, rimettendo le corde e registrando l'anima. Solo due dei sei controviolini della collezione vengono esposti alla mostra del 1980: si tratta degli strumenti del 1904 e del 1908. Il controviolino rappresenta il tentativo di realizzare uno strumento da gamba di taglia intermedia tra la viola e il violoncello (accordatura Mi3, La2, Re2, Sol1, un'ottava sotto il violino). Il carattere dominante del quinto controviolino realizzato da De Zorzi (terzo della collezione) è il primo passo verso una riduzione generale delle misure che si ritroverà, sempre più pronunciata, nei modelli successivi, probabilmente nel tentativo di differenziare maggiormente il timbro dello strumento da quello del violoncello. E' interessante notare che, secondo i risultati degli esami dendrocronologici, il liutaio sembra aver utilizzato legno antico, probabilmente ricavato da un manufatto, per tutti i controviolini della collezione.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaGai V.( 1969)pp. 110-111, n. 28
definizionecontroviolino
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rossi-Rognoni G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Paolilli C./ Manco C. (2
anno creazione2001
anno modifica2006; 2010
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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