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Opera d'arte di Crosten Vittorio (notizie fine sec. XVII), a Firenze

L'opera d'arte di Crosten Vittorio (notizie fine sec. XVII), - codice 09 00162816 di Crosten Vittorio (notizie fine sec. XVII), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, Sala Celeste
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bene culturalelampadario
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00162816
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.za Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, Sala Celeste
datazionesec. XVII ; 1697 (ca.) - 1697 (ca.) [bibliografia]
autoreCrosten Vittorio (notizie fine sec. XVII),
materia tecnicalegno/ intaglio/ doratura
misurealt. 150, diam. 207,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiun lampadario riccamente intagliato a festoni di foglie e frutta con due ordini di lumi a sei braccia ciascuno.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheil lampadario, di straordinaria importanza storico artistica, è uno dei pochi esemplari seicenteschi pervenuti fino ai nostri giorni. Esso fu eseguito intorno al 1697 (come già avvertiva A. Gonzales Palacios) nella bottega dell'intagliatore Vittorio Crosten e, insieme ad alcune cornici per i quadri di Bartolomeo Bimbi, doveva arredare una delle sale della villa della Topaia. Durante i primi mesi del 1697 infatti viene pagato un certo "Francesco Ambrogi per à conto delle spese fatte e da farsi in pagare i due intagliatori ch'in bottega di Vettorio intagliano la lumiera per la villa della Topaia a Castello" (ASF, GM 1068, c.3). L'insieme degli arredi della villa, progettati con tutta probabilità dal Marmi, furono dispersi in epoca lorenese quando essa fu venduta: la lumiera, insieme ai quadri del Bimbi con le loro cornici, fu spostata nella vicina Villa di Castello, per poi passare (dopo il 1911) a Palazzo Pitti dove fu collocata nella Sala Celeste al posto della cosiddetta lumiera dei "Tritoni" di F. Morini. Il lampadario, documentato negli inventari della villa di Castello fin dal 1785, subì una trasformazione intorno al 1817 quando cioè furono aggiunti "dodici viticci di legno a 3 bracci iascuno con padelline e bocciuoli simili e quattro padelline di latta; intagliati e tutti dorati (ASF, IRC 1669, c. 353).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze, Castello
bibliografiaGonzales Palacios A.( 1986)p. 53
definizionelampadario
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.za Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Colle E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Morena F. (2006), Refer
anno creazione1986
anno modifica2000; 2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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