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Opera d'arte di Cominazzo (notizie sec. XVII), a Roma

L'opera d'arte di Cominazzo (notizie sec. XVII), - codice 12 00865827 di Cominazzo (notizie sec. XVII), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo di Venezia, via del Plebiscito 119, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, torre, deposito armi
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bene culturalepistola
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00865827
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romavia del Plebiscito 119
contenitorepalazzo, Palazzo di Venezia, via del Plebiscito 119, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, torre, deposito armi
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [bibliografia]
autoreCominazzo (notizie sec. XVII),
materia tecnicaferro acciaiatoargento/ cesellatura/ incisioneradica di noce
misurealt. 59,
condizione giuridicaproprietà Stato, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
dati analiticicanna a due ordini, con cornicietta e gioia di bocca; sulla culatta iscrizione. Piastra interamente decorata di cesellature, a girali e figure di draghi; la briglia della ruota è avvitata dall'interno della cartella, che porta la marca dell'armaiolo. Cassa in noce con fusto, in parte moderno, ornato di semplici filettature metalliche incassate; il resto è ricoperto di placche decorate a traforo, con motivi vegetali e volute terminanti con teste di delfino e con figure umane. Guardamano e calciolo cesellati con motivi simili a quelli della piastra; bacchetta in legno di noce con testa in metallo sagomato a balaustro.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marca, Qualificazione: d'armaiolo, Identificazione: Lazarino, Posizione: sulla canna, Descrizione : mano guantata di ferro che stringe uno sprone, sormontata dalle lettere C e L,
notizie storico-criticheDi Carpegna (1976) sottolinea che la pistola presenta tutti i caratteri che distinguono la produzione bresciana di armi da fuoco di alto livello.La firma sulla canna si riferisce a un membro dei Cominazzo, la più celebre dinastia di fabbricanti di canne, che aveva sede a Gardone Val Trompia, ma con un ramo trasferito a Brescia, dove aveva impiantato diverse botteghe nelle quali venivano preparate armi da fuoco complete, usando piastre e finimenti di diversa origine. Di Carpegna (1968) ricorda che è assai problematico distinguere gli autori delle singole armi da fuoco della bottega dei Cominazzo, dato l'uso quasi costante del soprannome "Lazzarino", assunto di generazione in generazione, segnato sulle canne e divenuto l'equivalente di un marchio di fabbrica. La pistola potrebbe essere opera di Lazzarino il Vecchio, che in realtà si chiamava Angelo (1563/ post 1638), oppure del nipote Jacomo (nato nel 1606) che si firmava anch'esso Lazzarino Cominazzo.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lazio, RM, Roma
altre attribuzioniCominazzo Lazarino il vecchio
bibliografiaDi Carpegna N.( 1976)pp.79-80, n.483; Di Carpegna N.( 1968)pp.91-94, n.22
definizionepistola
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovia del Plebiscito 119
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nicita P.; Funzionario responsabile: Barberini M.G./ Sconci M.S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Barchiesi S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2006
latitudine41.896597
longitudine12.481470

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