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Opera d'arte di Cevasco Giovanni Battista (1817/ 1891), a Piacenza

L'opera d'arte di Cevasco Giovanni Battista (1817/ 1891), - codice 08 00311830 di Cevasco Giovanni Battista (1817/ 1891), si trova nel comune di Piacenza, capoluogo dell'omonima provincia sita in cimitero, comunale, Cimitero Comunale, Via Ceno, 14, settore a
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalemonumento funebre, a cappella, Francesco Garmendia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00311830
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PC, PiacenzaVia Ceno, 14
contenitorecimitero, comunale, Cimitero Comunale, Via Ceno, 14, settore a
datazionesec. XIX ; 1881 - 1881 [iscrizione]
autoreCevasco Giovanni Battista (1817/ 1891),
materia tecnicamarmo
misurealt. 67, largh. 110, prof. 220,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Piacenza
dati analiticiIl monumento sepolcrale si struttura come un incrocio tra una stele, un tumulo e una sorta di piramide tronca, con fastigio arcuato al centro per ospitare il medaglione contenente il ritratto del defunto. Al centro della lastra è invece raffigurata a bassorilievo la moglie del defunto, inginocchiata sopra un cuscino, in lacrime. Sul basamento entro una lastra, da cui si dipartono due ghirlande floreali, è inserita l'epigrafe commemorativa.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheQuesto monumento sepolcrale si deve allo scultore genovese Cevasco che esercitò la sua attività quasi eslusivamente a Genova, dove insegnò anche all'Accademia di Belle Arti. Tra le sue numerose opere sono da ricordare alcuni monumenti funerari per il cimitero di Staglieno (come la Speranza e la Carità della cappella del Suffragio) e molte altre opere commemorative sia nel capoluogo ligure che in altri centri del Regno di Sardegna. Le costanti del suo stile sono un realismo di maniera, ben lontano dal crudo verismo, che cerca di comporsi in armonico accordo con i dettami di un accademismo di stretta aderenza romantica. La commissione di questo monumento, mai annoverato tra le opere dello scultore, si inserisce all'interno dei suoi precedenti rapporti di lavoro con l'America Latina. Nel 1861 aveva infatti ricevuto una importante commissione dal Perù per un monumento raffigurante la Resurrezione per il Pantheon di Lima. Non è quindi un caso se la sua presenza nel cimitero di Piacenza sia costituita da questo monumento commissionatogli da un membro del governo peruviano improvvisamente morto in Italia. Si stabiliscono in questo modo dei nessi importanti riguardo la statuaria commemorativa che nel corso dell'Ottocento intrecciava relazioni non solo all'interno della penisola italiana ma varcava spesso le frontiere del nuovo mondo, sia per sopraggiunte relazioni economiche che per legami di provenienza originaria causati dalle emigrazioni.
bibliografiaCappellini A.( 1941)p. 63; Azzi M./ Visentini( 1980)pp. 334-335; Vicario V.( 1990)p. 211; Panzetta A.( 1994)p. 87; Pizzo M.( 2004)p. 45
definizionemonumento funebre, a cappella
denominazioneFrancesco Garmendia
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comunePiacenza
indirizzoVia Ceno, 14
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pizzo M.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Nemi S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2006
latitudine45.051703
longitudine9.724692

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