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Opera d'arte di Buontalenti Bernardo (1531/ 1608), Mati Piero (notizie 1583-1584), a Firenze

L'opera d'arte di Buontalenti Bernardo (1531/ 1608), Mati Piero (notizie 1583-1584), - codice 09 00281376 - 3 di Buontalenti Bernardo (1531/ 1608), Mati Piero (notizie 1583-1584), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in giardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, grotta Grande o del Buontalenti, prima camera, parete di fondo
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bene culturalerilievo, parete di fondo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281376 - 3
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzePiazza Pitti 1
contenitoregiardino, Giardino di Boboli, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1, Giardino di Boboli, grotta Grande o del Buontalenti, prima camera, parete di fondo
datazionesec. XVI ; 1583/08/22 - 1584/05/05 [fonte archivistica]
autoreBuontalenti Bernardo (1531/ 1608), Mati Piero (notizie 1583-1584),
materia tecnicastucco/ modellaturamalta/ pitturaconchiglia/ mosaicoquarzospugnaporfidopasta vitreacristallomarmo rosso di Sienamaiolica/ pitturamarmo bianco
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani. Figure maschili: pastore; vecchio. Figure femminili: ninfe. Animali: capra. Vegetali: alberi; arbusti.
notizie storico-criticheIl pagamento delle sculture al Mati (Piero di Tommaso), ricordato da Heikamp nei testi del 1964 e del 1965, è stato trascritto solo di recente da Fara. Dal documento (che fu vistato non dal Buontalenti bensì" dall'Ammannnati come ha specificato L. Zangheri nell'intervento al Convegno di 'Boboli 90'), in data 25 maggio 1584, il Mati risulta creditore in quanto fra il 22 agosto 1583 e il 5 maggio 1584 era stato "a far fiure e maschere di terra e di spugnie e d'altro per detta g rotta". Niente si conosce di questo scultore il cui intervento segui' di poco la commissione di Francesco I. Le splendide figure realizzate con materiale lapideo diverso, sotto cui era stata predisposta un'apposita armatura, oggi purtroppo ben visibile, svolgono il tema arcadico e pastorale caro ali a poetica medicea dai tempi del Magnifico. I colori, ormai s penti e sbiaditi al pari degli affreschi delle pareti, vanno man mano a sgretolarsi per la mancanza di umidita", in origine fornita dall'acqua che scorreva nei bacini laterali in cu i erano pesci rossi, e dall'impianto idraulico che permetteva una perfetta gocciolatura lungo le pareti. L'acqua in quanto forza vivificante e generatrice, come a Pratolino era l'elemento primario di quest'ambiente. La relazione presentata da L. Pierrelli al convegno 'Boboli 90', ha mostrato la precisione tecnico-esecutiva di queste sculture. Insieme alla sollecitazione sonora dell'acqua la luce modulata che filtrava mai diretta, unificava l'ambiente e gli conferiva un tono irreale e primigenio. Interpretazioni panteistiche, naturalistiche e misteriche che rinnovano il tema rustico delle grotte di età" romana sono state date da Acidini, Rinaldi, Fagiolo nonché" Heikamp. Il restauro del 1980 ha permesso di arrestare parzialmente il degrado della grotta, permettendone l'attuale lettura.
committenzaFrancesco I, granduca di Toscana (1883 ante)
definizionerilievo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoPiazza Pitti 1
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Frulli C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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