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Opera d'arte di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), a Firenze

L'opera d'arte di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), - codice 09 00286273 di Boulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalealtare, Altare di San Tommaso d'Aquino o Pandolfini del Turco
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286273
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1589 (post) - 1593 (ca) [bibliografia]
ambito culturaleproduzione fiorentina(contesto)
autoreBoulogne Jean de detto Giambologna (1529/ 1608),
materia tecnicapietra serena/ scultura/ doratura
misurecm, largh. 445,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticiMensa su pilastrini a balaustro poggiante su piedistallo di due gradini; mostra dell'altare costituita da due colonne lisce su base a dado, capitello ionico decorato da festone con lumeggiature dorate sostenenti trabeazione con fregio con iscrizione e stemmi alle estremità; timpano triangolare spezzato con cartella al centro contenente lo stemma sovrastata da clipeo con monogramma cristologico; toro in pietra contiene il dipinto.n.p.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Del Turco, Posizione: al centro del timpano, Descrizione : d'argento alla sbarra ondata d'azzurro sormontata da leone di rosso, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Del Turco/ non identificata, Quantità: 2, Posizione: sul fregio dell'achitrave, Descrizione : partito; a sinistra d'argento alla sbarra ondata d'azzurro sormontata da leone di rosso; a destra capriolo accompagnato da tre bisanti,
notizie storico-criticheCome riporta il Del Migliore il disegno degli altari è da attribuire al Giambologna attivo dal 1581 al 1589 in S. Marco nella decorazione della Cappella Salviati. In occasione della traslazione del corpo di S. Antonino nella nuova cappella a lui dedicata dai Salviati, gli altari della chiesa non erano ancora costruiti, a parte forse quello del Milanesi, ricordato anche dal Buoninsegni nella sua relazione del 1589. Tuttavia secondo un progetto fornito dal Giambologna per rendere uniforme e decorosa la chiesa nella solenne occasione gli altari furono realizzati in stoffa e legno: ad essi sembra si siano adattati in seguito i committenti e patroni delle diverse cappelle in un arco di anni che comprende presumibilmente tutto lo scorcio del Cinquecento. Il dipinto di Santi di Tito collocato all'altare è datato 1593, l'altare quindi si data probabilmente tra 1589 e 1593. Come nota la De Luca, in San Marco a differenza di santa Croce e santa Maria Novella le pale d'altare non seguono un programma iconografico prestabilto ma furono affidate alla scelta dei committenti.
bibliografiaDel Migliore F.( 1684)pp. 210-211; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. III p. 15, 54; Chiesa convento( 1989-1990)v. I p. 255, v. II p. 241; De Luca F.( 1996)p. 131; Follini V./ Rastrelli M.( 1789-1802)v. III p. 208
definizionealtare
denominazioneAltare di San Tommaso d'Aquino o Pandolfini del Turco
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Sframeli M.Teodori B.
anno creazione2010

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