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Opera d'arte di Arnolfo di Cambio (1245 ca./ ante 1310), a Firenze

L'opera d'arte di Arnolfo di Cambio (1245 ca./ ante 1310), - codice 09 00293189 di Arnolfo di Cambio (1245 ca./ ante 1310), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, corridoio di accesso alla Camera del Duca e alla sala Incontri
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bene culturalemostra di bifora
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00293189
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, corridoio di accesso alla Camera del Duca e alla sala Incontri
datazionesecc. XIII/ XIV ; 1299 (post) - 1310 (ca.) [bibliografia]
ambito culturalebottega fiorentina(bibliografia)
autoreArnolfo di Cambio (1245 ca./ ante 1310),
materia tecnicapietra/ sculturamarmo/ scultura/ incisione
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiStipiti, archi trilobi, archivolto, base semicolonna, capitello.Decorazioni: gattoni rampanti; modanature; listelli; foglie d'acanto; emblema araldico.
notizie storico-criticheL'attribuzione ad Arnolfo di Cambio del progetto per il "Palagio novo", la cui costruzione risale al febbraio del 1298 (stile fiorentino), è basata sulla biografia vasariana dell'artista. La tradizionale attribuzione è confermata da una provvisione del consiglio dei Cento del 1 aprile 1300 con la quale il "famosior magister" veniva esentato da ogni gravame fiscale quale architetto della cattedrale fiorentina di Santa Reparata, rendendo probabile l'ipotesi che per la sua massima impresa pubblica il Comune si avvalesse dell'aiuto dell'Opera del Duomo e, dunque, almeno del consiglio di Arnolfo. La letteratura recente ha avanzato però diversi dubbi sulla paternità arnolfiana del Palazzo, tuttavia, nonostante le notevoli trasformazioni subite nel tempo a partire dal XV secolo, è stata generalmente riconosciuta "la presenza decisiva di idee arnolfiane alla base della fabbrica attuale" (Romanini) fra le quali emerge la elegante struttura a bifora delle finestre, modello per tanti palazzi fiorentini del rinascimento. Le bifore accecate che si affacciano ora lungo il corridoio di accesso alla Camera del duca e che sono state ripristinate e integrate durante i lavori di restauro operati dal Lensi durante i primi due decenni del nostro secolo, costituivano le finestre esterne della facciata posteriore orientale del nucleo trecentesco del palazzo, più tardi inglobato nella costruzione vasariana.
committenzaRepubblica fiorentina (1299)
bibliografiaRomanini A. M.( 1980)pp. 191-193
definizionemostra di bifora
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Ref
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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