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Opera d'arte di Arcangioli Lorenzo (notizie 1874), a Firenze

L'opera d'arte di Arcangioli Lorenzo (notizie 1874), - codice 09 00348856 di Arcangioli Lorenzo (notizie 1874), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
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bene culturaleviola, bassa
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00348856
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
datazionesec. XIX ; 1874 - 1874 [iscrizione]
autoreArcangioli Lorenzo (notizie 1874),
materia tecnicalegno di abete/ intaglio, verniciaturalegno di acero/ intaglio, verniciaturalegno di ebano/ piallatura, tornituraottone/ tornitura
misurecm, alt. 70.5, largh. 26.3,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita e della Ricerca
dati analiticiLa tavola armonica è in due pezzi di Abete rosso a taglio sub - radiale, con lievi indentature e venatura convergente verso la commettitura molto stretta al centro sino a diventare molto larga al bordo. Le due tavole sono simmetriche, ma da quella di sinistra è stata tagliata una striscia centrale, presente invece in quella di destra. Sono presenti due grossi perni di posizionamento infissi nello zocchetto inferiore e in quello superiore e tangenti alla commettitura, entrambi a destra di essa. Le "effe" sono piuttosto lunghe e molto distanziate tra loro. Il fondo è in due pezzi simmetrici di Acero a taglio tangenziale, con evidente marezzatura irregolare e perpendicolare alla commettitura. Non sono presenti perni di posizionamento. La nocetta è originale ed integra, di forma schiacciata, con la base chiusa con due profonde unghiature. Le cinque fasce sono di Acero a taglio tangenziale con profonda marezzatura simile a quella del fondo e perpendicolare alle tavole. Il manico è di Acero, con marezzatura media e perpendicolare al piano della tastiera. La testa è solidale con il manico. Il riccio è simmetrico e lavorato con accuratezza. La vernice di colore rosso bruno, è data su un sottofondo più chiaro.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNon è stata reperita documentazione storica sull'acquisizione dello strumento, sebbene sia plausibile che esso sia entrato a far parte della collezione negli anni subito successivi alla costruzione, quando il liutaio ottenne un parere da una commissione dell'Istituto. Stando all'etichetta apposta su uno strumento ora a Lipsia, Arcangioli avrebbe iniziato le sperimentazioni di forme verso la creazione di un "violoncello da spalla" già dal 1825. Seppure di forma più tradizionale rispetto a quello strumento, le grandi dimensioni suggeriscono che anche il presente esemplare sia collocabila tra gli strumenti di Arcangioli in questo senso. La viola di Lorenzo Arcangioli è realizzata con una forte caratterizzazione personale del modello e un intento di ricerca che non ha raccolto unanimi consensi tra gli strumentisti e i liutai. Il principale elemento di questa interessante sperimentazione risiede nella larghezza del corpo dello strumento, maggiore del consueto. L'impedimento per lo strumentista che se ne serva è compensato dalla minore lunghezza proporzionale e assoluta. Le arcature della tavola e del fondo presentano una ricercata analogia e sono modellate con un'accentuata angolosità soprattutto nell'area delle C, dove risalgono repentine al bordo. Per questa ragione, anche il petto dello strumento nel tratto compreso fra le "effe" è largo e spianato; nell'area dei polmoni superiori ed inferiori le curve sono portate piene sino ad una breve sguscia che precede il contorno. Un'altra caratteristica legata all'espansione del volume nella tavola superiore è leggibile nelle palette inferiori delle "effe" che ben lungi dall'avere la sgusciatura, partecipano alla forte convessità dell'area in cui sono state tagliate. Questo carattere, presente in molti esemplari toscani del secolo precedente, è qui fortemente accentuato. La forte angolazione del manico all'indietro determina una notevole altezza del ponticello che permette di condurre l'arco superando l'ostacolo della larghezza. Caratteristica particolare del lavoro dell'Arcangioli, che si riscontra anche in questo strumento, è il filetto molto sottile e posto vicino al bordo. Anche la testa ha un disegno particolare con ganasce mosse e molto alte verso il capotasto, rastremate verso la voluta, questa finita con bordo sottile. Bella e classica la vernice qui di pasta consistente, trasparente e di forte pigmentazione rosso bruno.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaGai V.( 1969)p. 104, n. 20; Antichi strumenti( 1981)p. 46, n. 20
definizioneviola, bassa
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rossi-Rognoni G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Paolilli C./ Manco C. (2
anno creazione2001
anno modifica2006; 2010
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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