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Opera d'arte natura morta con vaso e melagrana di Soffici Ardengo (1879/ 1964), a Firenze

L'opera d'arte natura morta con vaso e melagrana di Soffici Ardengo (1879/ 1964), - codice 09 00118112 di Soffici Ardengo (1879/ 1964), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettonatura morta con vaso e melagrana
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00118112
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XX ; 1952 - 1952 [documentazione]
autoreSoffici Ardengo (1879/ 1964),
materia tecnicacartone/ pittura a olio
misurecm, alt. 23, largh. 34,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Oggetti: vaso. Frutti: melagrana.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Identificazione: Galleria Gianferrari Milano, Posizione: a tergo in alto a sinistra, Descrizione : NR (recupero pregresso), ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Qualificazione: amministrativo, Identificazione: dogana di Modane, Posizione: a tergo a destra in basso, Descrizione : (...)-11-54 (?),
notizie storico-criticheIl bozzetto, esposto a Milano nel 1952 alla Galleria Gianferrari, tre anni dopo, alla VII Quadriennale romana risultava di proprietà dell'editore Vallecchi; non è ricostruibile se fosse giunto in mano dell'editore per acquisto o per dono, così come non è documentato il passaggio nella collezione Ambron. Probabilmente l'ing. Ambron l'acquistò alla Quadriennale, poiché il 13 giugno 1956 aggiungendo 5 opere alla sua seconda donazione alla Galleria fiorentina, la Natura morta di Soffici risultava ancora "temporaneamente alla Quadriennale". La piccola natura morta si fa notare per una certa "sprezzatura" nel segno e nel colore, gettato a rapidi tocchi come sfatti sul cartone, la cui tinta di fondo traspare ai bordi e tra le pennellate. La fusione volumetrica delle pennellate scure di contorno si imposta nel fondo spezzato da note azzurre e bianche, con un effetto di commistione materica. Interessante un'appunto di Soffici a questo proposito (28 marzo 1952): "Fra i critici e i pittori si fa oggi troppo caso della "bella materia" della "bella pittura" e su questo fondamento si giudicano le opere d'arte. Si può invece benissimo immaginare e concepire una "pittura brutta", "malfatta" che sia bella; ma occorre perciò che il pittore sia un grande maestro. Anzi, il rifuggire dalla "bella pittura", dalla "bella materia", dalla "bella pasta", le quali rappresentano in fondo le conservazioni di un tempo, può essere proprio il segno della genialità" (A. Soffici, Opere, Firenze 1963, vol. V, p. 501).
bibliografiaVII Quadriennale( 1955-1956)p. 10
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lamberti M. M.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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